IL SANGUE
E’ un liquido vitale, che arriva in ogni angolo del corpo, trasporta l’ossigeno e le sostanze nutritive all’interno dell’organismo, depura il corpo dall’anidride carbonica, regola le funzioni difensive nei confronti delle infezioni e garantisce la coagulazione delle ferite ed è un mezzo di propagazione del calore dall’interno verso l’esterno. Ecco com’è fatto, a cosa serve e come svolge le sue funzioni.
Cos’è il sangue?
E’ un fluido composto da una parte davvero liquida (il plasma), e da una più densa (le cellule che navigano nel plasma). Normalmente nel plasma, che proprio per la sua struttura assicura alle cellule la possibilità di potersi muovere all’interno dei vasi sanguigni più piccoli, è presente una grande quantità d’acqua (circa il 90%). Per il resto nel sangue vengono trasportate le proteine, gli ormoni, il glucosio, i sali minerali e le vitamine .Più della metà del sangue è costituita dal plasma: il 40% del totale è invece formato dalle cellule (per la maggior parte da globuli rossi, poi globuli bianchi e piastrine). Il valore della parte “corpuscolata” viene chiamato EMATOCRITO, ed è di norma più elevato nei maschi che nelle femmine.

Perché è rosso?
Se mettiamo una goccia di sangue sul vetrino di un microscopio, ci accorgiamo che, più che rossa, appare giallastra. Il colore naturale del sangue, infatti, può essere variabile e cambia in base alla presenza dell’emoglobina contenuta nei globuli rossi, facilmente alterabili una volta usciti dal flusso sanguigno, e dall’ossigeno in essi trasportato. Quanti più globuli rossi sono presenti, tanto maggiore sarà la quantità di emoglobina in essi contenuta, e tanto più il sangue apparirà rosso. Il sangue può cambiare colore, seppure di poco, anche all’interno dell’organismo, quello proveniente dai vasi arteriosi è più rosso perché più carico di ossigeno, mentre nelle vene circola un sangue privo di ossigeno e quindi leggermente più scuro.
Quanto sangue c’è nel corpo?
In linea di massima, il peso del sangue si aggira intorno al 7% del peso corporeo. Questo significa che in una persona di 70 kg ci sono poco meno di cinque litri di sangue. Questa quantità può variare soprattutto in difetto: vi sono persone in ottime cindizioni fisiche che non ne hanno più di quattro litri.

Da dove viene?
I globuli rossi, le piastrine e la maggior parte dei globuli bianchi (alcuni vengono infatti prodotti in diversi organi) vengono generati dal midollo osseo. Le zone più attive nella produzione delle cellule del sangue sono la parte terminale delle ossa lunghe (femore, tibia e omero) fino ai venti, trent’anni. Poi le centrali di produzione più efficaci diventano lo sterno, le vertebre e il cranio.
Quanto vivono le cellule del sangue?
Normalmente i globuli rossi vivono in media 100-120 giorni. I loro “resti” vengono inglobati nella milza. Durante la sua vita, un globulo rosso arriva a percorrere all’interno del corpo umano una distanza pari a 1500 km. I diversi tipi di globuli bianchi, hanno invece vita diversa. Si va dalle 12 ore dei granulociti, che a volte in caso di gravi infezioni, sopravvivono per 2 o 3 ore, fino ai 10 mesi dei linfociti. Le piastrine infine vengono completamente sostituite ogni 4 giorni. Ogni giorno il midollo produce circa 75000 piastrine nuove per ogni millimetro cubo di sangue.
Che cosa sono i gruppi sanguigni?
Il sangue viene “classificato” in base alla presenza, o meno, di antigeni sulla superficie dei globuli rossi. I gruppi sono incompatibili fra di loro: il sangue di ogni gruppo contiene infatti anticorpi che reagiscono contro gli antigeni degli altri gruppi. Il sangue viene diviso in quattro gruppi: A, B, AB, e O(zero). Il gruppo AB può ricevere da tutti gli altri gruppi, e viene detto “ricevente universale”. Il gruppo O può donare verso tutti gli altri gruppi, e viene chiamato “donatore universale”. La frequenza dei gruppi sanguigni è la seguente: gruppo AB 2%; gruppo A 45%; gruppo B 11%; gruppo O 42%. Di seguito è riportata una tabella dalla quale si può ricavare il gruppo sanguigno dei figli, partendo da quello dei genitori o viceversa:
Gruppo dei genitori
O x O
O x A
O x B
O x AB
A x A
B x B
A x B
A x AB
B x AB
AB x AB Gruppo dei figli
O
O A
O B
A B
A O
B O
TUTTI
A B AB
A B AB
A B AB
Dal donatore al ricevente: viaggio di una sacca di sangue
Per il donatore si tratta di un gesto di alta solidarietà, ma da quel semplice gesto dipende la stessa sopravvivenza di molte persone.
Con il prelievo, iniziano una serie di passaggi, che consentono di ottenere da ogni sacca di sangue raccolta, una vasta gamma di prodotti. Il viaggio inizia al momento della donazione, quando il sangue viene raccolto in una sacca collegata ad altri due piccoli contenitori sterili, al cui interno è presente una sostanza anticoagulante, necessaria per evitare la coagulazione del sangue stesso.
Poi il sangue viene centrifugato due volte, e suddiviso nei vari componenti. La prima centrifugazione separa i globuli rossi, la seconda divide anche plasma e piastrine.
In questo modo il sangue del donatore viene impiegato al meglio. Dopo il prelievo, si ottiene un’unità di globuli rossi concentrati, che si può conservare in frigo a quattro gradi per almeno un mese; un’unità di piastrine che deve essere continuamente agitata per due-tre giorni in modo da evitare la coagulazione delle cellule e un’unità di plasma fresco da congelare a –30 gradi.
I globuli rossi vanno trasfusi a individui gravemente anemici per carente produzione midollare o reduci da pesanti interventi chirurgici. Le piastrine vanno somministrate a chi soffre di carenza piastrinica grave, magari perché sta seguendo una chemioterapia antitumorale, al fine di evitare pericolose emorragie.
Il plasma fresco congelato infine viene impiegato durante un intervento chirurgico per compensare le perdite, oppure quando le proteine nel sangue (soprattutto l’albumina) sono insufficienti (e si abbassa così la viscosità del sangue) o quando non funzionano i fattori della coagulazione, ma anche in caso di persone colpite da gravi ustioni e in rianimazione.
Un altro prodotto che si ricava dal plasma sono le immunoglobuline, utilizzate nella prevenzione delle malattie infettive, come ad esempio il tetano.