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FAQ

Si possono contrarre delle malattie infettive donando il sangue?

No, nella maniera più assoluta. Questo è uno dei timori più diffusi e assolutamente ingiustificati, che assillano la gente comune. La donazione di sangue, è, in ogni suo passaggio-dal prelievo per le analisi, fino alla donazione vera e propria-effettuata con strumenti sterili, monouso e sigillati, i quali sono aperti sotto gli occhi del donatore. Tutti gli studi scientifici condotti fino ad oggi, hanno escluso nella maniera più categorica la possibilità di contrarre qualsiasi infezione sottoponendosi alla donazione del sangue.

La donazione di sangue è dolorosa?

In linea di massima, la donazione non è dolorosa. La sensazione che si prova è quella che almeno tutti una volta abbiamo provato, quando ci siamo sottoposti ad un prelievo per effettuare degli esami di laboratorio.

Quanto tempo deve intercorrere tra una donazione di sangue e la successiva?

Le leggi vigenti stabiliscono che devono trascorrere 90 giorni tra una donazione di sangue intero e la succesiva, mentre tra una donazione di plasma e la successiva l’intervallo non dev’essere inferiore ai 30 giorni.

Quali sono i fattori che influenzano la scelta di una donazione rispetto ad un’altra? 

Sono molteplici. Innanzitutto si tiene conto dei risultati degli esami di laboratorio, in particolare dei valori dell’emoglobina e della ferritina, i quali se risultano essere “bassi”, fanno propendere per una donazione di plasma anziché per una di sangue intero. Poi si prende in esame il sesso del donatore, in particolare alle donne, che fisiologicamente hanno dei valori più bassi di emoglobina e ferritina, si consiglia di donare il plasma anziché il sangue intero. Un altro fattore che entra in gioco è il gruppo sanguigno: chi ha come gruppo l’A o soprattutto l’AB -essendo quest’ultimo gruppo”raro”- viene invitato a donare il plasma.

Smettere all’improvviso di donare il sangue, ha degli effetti collaterali dannosi?

No. Questa convinzione, molto radicata tra la popolazione e diffusa anche in alcuni ambienti sanitari, fa parte di quelle assurde credenze che nulla hanno di scientifico. Alcune fra le credenze più in voga sono le seguenti: smettere di donare il sangue farebbe ingrassare, sarebbe all’origine della perdita dei capelli, causerebbe stress, depressione, insonnia, stanchezza cronica ed altererebbe i valori delle analisi. Tutto ciò non è vero.

Quali sono i vantaggi derivanti dall’essere un donatore periodico?

Sicuramente il più importante è quello dell’essere costantemente sotto controllo da un punto di vista sanitario. Infatti ad ogni donazione, vengono effettuati dei prelievi di sangue, sui quali in laboratorio vengono effettuate delle analisi specifiche (marcatori virali), che hanno lo scopo di individuare agli inizi i primi “focolai” di malattie molto pericolose come ad esempio: leucemie, epatiti, tumori allo stadio iniziale etc. Ed è già accaduto, che molte persone abbiano scoperto e curato in tempo queste malattie, proprio grazie alle analisi effettuate prima di una donazione. Inoltre si ha la gratificazione morale di concorrere alla soluzione di un grave problema, e l’orgoglio di partecipare attivamente alla costruzione di un sistema trasfusionale più grande e funzionante.

E’ possibile alternare le donazioni di sangue e di plasma?

Certamente, senza nessun problema. In alcuni casi è consigliato anche dai medici del Centro Trasfusionale, per quei donatori che in seguito a determinate patologie, subiscono un calo dei valori dell’emoglobina e della ferritina.

L’assunzione di farmaci per la cura di malattie croniche, rappresenta una controindicazione per chi vuole diventare donatore di sangue?

In linea di massima, chi è affetto da una malattia cronica, è di regola escluso dalla donazione. Tuttavia, vi sono alcune condizioni nelle quali la possibilità della donazione non è esclusa, come ad esempio chi è affetto da ipertensione. Comunque per maggiori chiarimenti ci si può rivolgere al Centro Trasfusionale dell’Ospedale di Atessa (0872/864110; 864402) dalle 08.30 alle 11.30, il lunedì e il giovedì.

Donare sangue per una donna può essere dannoso, considerando anche le perdite dovute al ciclo mestruale?

Non esiste nessuna controindicazione, per le donne, riguardo alla donazione del sangue. Tuttavia le perdite che si hanno in seguito al ciclo mensile, comportano che le donne in età fertile possano fare solo due donazioni di sangue intero all’anno, mentre non vi sono limitazioni al numero delle donazioni di plasma. Anzi le donne sono le candidate ideali alla donazione di plasma, visto che ciò non influisce affattto sul ferro e sui globuli rossi. Comunque prima di ogni donazione viene valutato il livello dell’emoglobina, ed in seguito quello del ferro, tutelando nella maniera più sicura possibile la salute delle donatrici.

Che cos’è l’autotrasfusione?

L’autotrasfusione è una pratica trasfusionale che consiste nel trasfondere al paziente unità del suo stesso sangue precedentemente raccolto. Ciò si realizza con il PREDEPOSITO, una tecnica che consiste nel prelevare il sangue dal paziente e poi di reinfonderlo al fine di contrastare le perdite che ci dovessero essere nel corso dell’intervento chirurgico a cui si sarà sottoposto. Alcuni giorni prima dell’intervento vengono prelevate una o più sacche di sangue dal paziente, le quali saranno conservate ed usate solo se il paziente ne avrà necessità. Questa metodica è molto vantaggiosa in quanto:

· Elimina i rischi delle reazioni di incompatibilità

· Elimina il rischio di trasmissione di malattie infettive

· Riduce il rischio di immunizzazione con altri antigeni

· Consente un enorme risparmio di sangue

La mia privacy è sempre garantita?

La privacy del donatore è garantita durante tutto l’iter della donazione. Infatti sia il segreto “professionale” a cui è tenuto il medico, sia la legge che tutela la privacy, sono delle efficaci barriere a tutela del donatore. Tutto questo assicura la massima discrezionalità e riservatezza su tutti gli aspetti sanitari connessi alla donazione.

CHI PUO’ DONARE

In linea generale le caratteristiche che un potenziale donatore deve possedere sono le seguenti:

· Età compresa tra 18 e 65 anni per la donazione di sangue intero (in caso di prima donazione non si possono superare i 60 anni; a giudizio discrezionale del medico, il donatore abituale può continuare a donare anche dopo i 65 anni)

· Età compresa tra 18 e 60 anni per la donazione di plasma

· Avere un peso corporeo uguale o superiore ai 50 kg

· Pressione arteriosa sistolica (massima) da 110 a180

· Pressione arteriosa diastolica (minima) da 60 a 100

· Polso (battiti cardiaci) da 50 a 100

· Emoglobina: minimo 12.5 x le donne e 13.5 x gli uomini, per la donazione   di plasma i   valori minimi sono 11.5 x le donne e 12.5 x gli uomini

Essere in possesso di tutti questi requisiti non significa necessariamente che si possa diventare donatori periodici di sangue. Sono molte le cause presenti o passate che possono determinare un’esclusione permanente o temporanea dalla donazione. Di seguito forniremo un elenco comprendente la maggior parte di queste cause.

Esclusione permanente

· Assunzione di droghe

· Rapporti sessuali con persone sconosciute senza l’uso del profilattico

· Malattie autoimmuni ad eccezione della malattia celiaca, purché il donatore segua una dieta priva di glutine

· Neoplasie (tumori) ad eccezione del cancro in situ con guarigione completa

· Diabete di tipo I°

· Epilessia e svenimenti

· Malattie cardiovascolari

· Policitemia vera

· Positività   ai test  per la sifilide, AIDS, epatite B, C  oppure ad eziologia   indeterminata (eccetto persone divenute HBsAg negative e HBsAb positive)

· Alcolismo

· Morbo di Kreutzfeld-Jacobs (mucca pazza)

· Insonnia familiare mortale

· Rapporti sessuali con persone nelle condizioni incluse in quest’elenco

Esclusione temporanea

L’esclusione temporanea dalla donazione di sangue può essere più o meno lunga, a seconda dei fattori che la determinano, potendo variare da un anno a qualche giorno. Nell’elenco verranno indicate le cause più comuni e ricorrenti che comportano l’esclusione temporanea dalla donazione. Per qualsiasi dubbio o chiarimento si può contattare il Centro trasfusionale dell’Ospedale di Atessa il lunedì e il giovedì dalle 8.30 alle 11.30 ai seguenti numeri: 0872/864310; 0872/864402.

1 ANNO

· Gravidanza,allattamento

· Parto ( a decorrere dalla data del parto)

· Allergia alla penicillina

· Esposizione al virus della Rabbia

6 MESI

· Interruzione di gravidanza

· Toxoplasmosi, Mononucleosi, Morbo di Lyme (dalla data dell’effettiva guarigione)

4 MESI

· Esami endoscopici (gastroscopia, retto-colonscopia, isteroscopia, cistoscopia etc.)

· Spruzzo delle mucose con sangue o lesioni da ago

· Essersi sottoposto a terapia trasfusionale sia di sangue che di emocomponenti (siero antitetanico)

· Tatuaggi e piercing

· Foratura delle orecchie

· Interventi chirurgici complessi

1 MESE

· Assunzione di farmaci antidepressivi ed ansiolitici

· Vaccinazione con virus o batteri vivi attenuati

15 GIORNI

· Tra una dose di vaccino e la successiva

· Herpes labiale (dalla scomparsa della crosticina)

· Febbre > 38 ° (dalla scomparsa dei sintomi)

· Influenza (dalla scomparsa dei sintomi)

7 GIORNI

· Assunzione di Aspirina, antibiotici, cortisonici, antidolorifici (Aulin, Noalgos, Nimesulide, Aleve, Momendol, Vivin C, Paracetamolo, Naprossene sodico, Amoxicillina, TachifluDec, Amplital, etc.)

· Interventi chirurgici minori

· Estrazione dentaria

· Devitalizzazione dentaria

48 ORE

· Vaccinazione antinfluenzale (se il soggetto è asintomatico)

· Vaccini x Epatite A e Epatite B (se il soggetto è asintomatico)

· Cure di minor entità da parte di dentista e odontoigienista

CICLO MESTRUALE

E’ opportuno che il prelievo per la donazione avvenga nel periodo che va dall’ottavo giorno del ciclo, fino all’inizio del ciclo successivo.

“Chi diventa donatore di sangue, ha la certezza di essere una persona sana”.

COME

Per iscriversi all’Avis Comunale di Atessa, è necessario recarsi presso il Centro Trasfusionale del nostro Ospedale, nei giorni di lunedì e giovedì, dalle 08.30 alle 10.15. E’ importante sottolineare che ci si può iscrivere alla nostra Avis anche presso gli altri Ospedali della ASL Lanciano Vasto (Casoli, Lanciano, Vasto), avendo cura di segnalare tempestivamente all’Avis di Atessa l’avvenuta iscrizione.

NB: il giorno dell’iscrizione bisogna recarsi in Ospedale, essendo a digiuno da almeno 8 ore. E’ necessaria la prenotazione ai seguenti numeri: 0872/864310; 0872/989222 (Tiziana).

Documenti

All’atto dell’iscrizione sono necessari i seguenti documenti:

· Tesserino sanitario

· 2 foto tessera

Procedura

La procedura per l’iscrizione è composta da diversi passaggi, di seguito elencati:

. compilazione di un questionario contenente tutte le informazioni relative al donatore   (data di nascita, recapito, telefono etc.)

. compilazione di un questionario con tutte le notizie mediche del donatore

. colloquio con il medico trasfusionista per analizzare le risposte del questionario

. prelievo di sangue per effettuare le analisi

. ECG con visita cardiologica

. RX torace

Le risposte degli esami sono pronte dopo circa 10 giorni, e vengono ritirate dal personale del CT. Se i valori sono nella norma, il donatore viene avvertito, e ad un mese dall’iscrizione può effettuare la sua prima donazione. Nel caso vi fossero dei valori anomali, il donatore verrà immediatamente convocato presso il CT, dove il medico trasfusionista metterà a punto le necessarie terapie, di comune accordo con il medico curante.

Avvertenza

I vari passaggi che devono essere compiuti nel giorno in cui ci si iscrive, comportano che il “potenziale” donatore, sia trattenuto in Ospedale almeno fino a mezzogiorno. A questo proposito, giova ricordare, che per i lavoratori dipendenti, non è possibile il rilascio del certificato per l’esenzione dalla giornata lavorativa, ma verrà rilasciato un certificato attestante il tempo effettivo trascorso in Ospedale, per il completamento degli esami diagnostici. Ovviamente il certificato per l’esenzione dalla giornata lavorativa, è garantito ogni volta che si effettua una donazione.